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Eden



“La serata all’Eden è rallegrata dal debutto della cantante internazionale Hayden, della eccellente canzonettista Rosina Reseda e del giocoliere Montzesco, mentre proseguono le rappresentazioni delle sorelle Denis, alle quali il pubblico, che ora ha compreso ed apprezzato il loro genere e la loro valentia, riserva una clamorosa ovazione, e del ventriloquo Carro, con i suoi esilaranti fantocci.”
il Resto del Carlino, 9 Gennaio 1900

localizzazione: Bologna
cliente: I Portici Hotel Bologna
tipologia: recupero
dimensione: 250 mq
consulenti: ParisRender
programma: completato 2019



Per lungo tempo di questo elegante teatro si erano perse le tracce. denominato in origine Eden Kursaal, primo café chantant di Bologna, era stato realizzato all’interno di Palazzo Maccaferri, edificio progettato da Attilio Muggia in stile neo rinascimentale posto all’inizio di via Indipendenza sul fianco della Montagnola.

Dal Capodanno 1899, quando fu inaugurato dall’allora sindaco Dallolio, fino al 1923, il teatro Eden fu il locale più alla moda della città, frequentato soprattutto dai tiratardi bolognesi, detti in dialetto biassanot, amanti del bel vivere dal portafogli ben fornito.

Il palazzo, notevole e innovativo, fu realizzato con l’impiego di moderne tecniche costruttive, il primo a Bologna a vedere l’uso del cemento armato. Inoltre fu completamente elettrificato e dotato di un sistema di riscaldamento d’avanguardia. L’illuminazione era stata affidata alla ditta tedesca Ganz, mentre il riscaldamento a vapore avveniva grazie ai primi termosifoni fino ad allora sconosciuti a Bologna.

La famiglia Maccaferri cedette l’intero immobile all’ente per l’energia elettrica, Società Elettrica prima ed Enel poi, che nel secondo dopoguerra trasformò questi spazi nella sede dei propri uffici con l’ausilio di tramezzi in cartongesso e in muratura. In parte le pannellature protessero i decori e le colonne in ghisa in seguito recuperati.

I restauri che in tempi recenti hanno infatti interessato l’intero edificio, trasformando gli ex uffici Enel nell’hotel di lusso I Portici, hanno sorprendentemente riportato alla luce il Teatro Eden, altri ambienti liberty e l'antica ghiacciaia del Castello di Galliera (sec. XIV) .
Il locale era costituito da un’ampia sala platea posta al piano terra destinata al caffè concerto, e a salone ristorante, sulle pareti grandi specchi consentivano agli spettatori di godere lo spettacolo senza necessariamente volgere lo sguardo alla scena. Al piano nobile, sopra al teatro vi era un ampio salone adibito a sala gioco, birreria e fumoir con decorazioni in stile floreale, cui erano collegati una serie di piccoli salotti e l’affaccio su un’ampia terrazza collegata al Parco della Montagnola.

Gli spazi del teatro, seppure in parte modificati sono ben leggibili (Brini, 2012, p. 30), se ne conservano il profilo, le belle colonne in ghisa decorate e policrome, il boccascena, la copertura con quattro ampie specchiature decorate con le allegorie della danza, della musica, della poesia e dello sport, realizzate da Dante Trebbi. Esiste ancora il ballatoio che corre lungo il perimetro della sala teatrale ma è andato perduto il fastoso parapetto in ferro battuto con il motivo ‘a lira’ e le scale in pendant che conducevano al primo piano. Le decorazioni a tempera, gli affreschi, i lampadari e i ferri battuti, solo in parte presenti, espressione di gusto squisitamente liberty, furono ideati da Sante Mingazzi (1867-1922), poliedrico artigiano bolognese, nato a Ravenna, membro di Aemilia Ars.

Su questo palcoscenico si sono esibiti grandi protagonisti del varietà del primo Novecento, dalla bella Otero a Ettore Petrolini. Incalzato dalla concorrenza di altri spazi teatrali aperti sulla via Indipendenza nel 1923 l’Eden cessò la programmazione di spettacoli teatrali, mantenendo la ristorazione e destinando l’ampio spazio della platea a sala da ballo.




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