
COG
Cog, acronimo di Ciclopedonale Osteria Grande, in lingua inglese significa ingranaggio.
Una rete di collegamento ciclopedonale con adeguati spazi per la socialità e la sosta diviene l’attivatore sociale capace di innescare la rigenerazione urbana della frazione di Osteria Grande.
localizzazione: Osteria Grande, Bologna
cliente: Comune di Castel San Pietro Term
tipologia: rigenerazione urbana
dimensione: 2 km
consulenti: Sisplan srl, Ing Gianpiero Bruno Sticchi
programma: progetto esecutivo 2017

L'asse ciclo pedonale metropolitano della Via Emilia completa la connessione strategica tra Imola e Bologna attraverso un percorso continuo di oltre 30 Km.
Il progetto vede coinvolti i comuni di San Lazzaro di Savena, Ozzano dell'Emilia, Castel San Pietro Terme, Dozza Imolese e Mordano con l’intento di promuovere la mobilità sostenibile in aree periferiche con collegamenti tra i centri urbani lungo l’asse della via Emilia.
Il nuovo percorso che si sviluppa per circa 12 Km prevede la realizzazione di alcuni nuovi tratti e la messa in sicurezza di quelli esistenti, con il recupero di infrastrutture stradali e pedonali degradate e con l'abbattimento delle barriere architettoniche, migliorando la qualità del decoro urbano.
In particolare Osteria Grande mostra una condizione di degrado diffuso in coincidenza con i fronti urbani della Via Emilia, con una successione episodica e non raccordata di presenze commerciali, servizi pubblici e privati ma anche degrado ed abbandono.
Il progetto vede coinvolti i comuni di San Lazzaro di Savena, Ozzano dell'Emilia, Castel San Pietro Terme, Dozza Imolese e Mordano con l’intento di promuovere la mobilità sostenibile in aree periferiche con collegamenti tra i centri urbani lungo l’asse della via Emilia.
Il nuovo percorso che si sviluppa per circa 12 Km prevede la realizzazione di alcuni nuovi tratti e la messa in sicurezza di quelli esistenti, con il recupero di infrastrutture stradali e pedonali degradate e con l'abbattimento delle barriere architettoniche, migliorando la qualità del decoro urbano.
In particolare Osteria Grande mostra una condizione di degrado diffuso in coincidenza con i fronti urbani della Via Emilia, con una successione episodica e non raccordata di presenze commerciali, servizi pubblici e privati ma anche degrado ed abbandono.
La progettualità si articola sull'intero sistema pubblico/privato dei fronti cercando di individuare gli
elementi da valorizzare anche attraverso il riordino del sistema della sosta; il filo di unione degli
interventi può essere costituito però da subito dalla realizzazione di un percorso ciclopedonale
strutturato sul fronte urbano, destinato a raccordare altre percorrenze trasversali in buona parte
esistenti e destinate a raccordare nuove previsioni di assetto dei servizi pubblici.
Punti Di Interesse (PDI) vengono individuati sul tracciato, con la volontà di creare spazi pubblici di sosta e la socialità che siano in grado di creare le polarità che tipicamente mancano nei centri urbani sviluppati su un percorso lineare.
Il progetto poi traguarda al raccordo con la rete di Ozzano, ponendo un tema progettuale di forte interesse e per alcuni aspetti innovativi: l'attraversamento degli scavi di Claterna che potrebbero assumere un ruolo di riferimento e di forte interesse per i passanti straordinari ed ordinari.
Punti Di Interesse (PDI) vengono individuati sul tracciato, con la volontà di creare spazi pubblici di sosta e la socialità che siano in grado di creare le polarità che tipicamente mancano nei centri urbani sviluppati su un percorso lineare.
Il progetto poi traguarda al raccordo con la rete di Ozzano, ponendo un tema progettuale di forte interesse e per alcuni aspetti innovativi: l'attraversamento degli scavi di Claterna che potrebbero assumere un ruolo di riferimento e di forte interesse per i passanti straordinari ed ordinari.
